Quiet Volcanoes by Lule Kaine
Tracklist
| 1. | Paradox | 3:54 |
| 2. | Quasi | 3:09 |
| 3. | La Programma 101 | 5:35 |
| 4. | Solid Ground | 4:56 |
| 5. | All The Hearts Of Strangers | 4:00 |
| 6. | Nine | 5:17 |
| 7. | Awaking | 5:19 |
| 8. | Dellschau | 5:16 |
Credits
released November 17, 2012
Produced by Lule Kaine
Recorded, mixed by Marco Milanesio at
O.F.F. Recording Studio - Turin, Italy
between winter 2011 /spring 2012
Mastering by Fausto Balbo autumn 2012
Artwork by Luigi Pugliano
Released by: Waste Isolation Records
Release/catalogue number: wir002
Release date: Nov 17, 2012
Press:
" Se la musica strumentale trova la sua zavorra negli eccessi e nell'indulgenza ripetitiva, qui spicca un valore sul lato opposto. Ciò che si apprezza di più è la misura, la profondità delle composizioni. Minuti che mancano a dispetto dei cliché di genere. I drones essiccati, la malinconia trattenuta, e gli accordi di psichedelica “stilizzata”...
RUMORE Maurizio Blatto 8
Sono passati cinque anni dal bellissimo ‘Radiations From Futurist Forniture’, e i torinesi Lule Kaine, superati riassestamenti e defezioni, tornano finalmente con un nuovo LP: ‘Quiet Volcanoes’.Un disco di altissimo profilo che a mio parere riconferma i Lule Kaine come uno dei gruppi più sottovalutati (o forse meno compresi) del panorama musicale italiano. Un applauso.
NERD ATTACK Luigi Costanzo [****] 4/5
“Le trame sonore che Luigi e Alessandro sono riusciti a tessere solleticano l’immaginazione quanto basta a perdercisi. E perdersi in un sound è sempre un grandissimo piacere… “
ROCK IT Marco Jeannin
“Quiet Volcanoes ridefinisce la prassi del narco-viaggio (dalla trance, all'ambient alla space music) in prospettiva di ascolti futuri, fruibili oggi come domani senza mai farsi prevedibili e scontati. Un pozzo di energie mesmerizzanti che disegnano cicli di ritmo-drone-armonia protesi verso derive di sospensione onirica inesplorata.”
ROCKERILLA Aldo Chimenti
“…intuizioni compositive notevoli che si riversano in uno stile solido e chiaro, con molteplici tipologie di evoluzione dietro l’angolo…”
SON OF MARKETING - Nicola Orlandino
“Una sperimentazione musicale radicale ed insolita che, districandosi tra il passato cosmico kraut-rock e l'attualità indie-tronica glaciale, mieterà almeno 150 vittime, tante quante sono le copie stampate in vinile di questo gioellino.”
ASCENSION MAGAZINE Alex Daniele
“ Indissolubilmente legati a percorsi “post”, siano essi quelli di un post-punk anoressico, piuttosto che quelli di un post-rock ipnotico i torinesi Lule Kaine si ripresentano in duo come non capitava loro dai tempi degli esordi. Attraverso manipolazioni This Heat e modulazioni dub, Luigi Pugliano e Alessandro Ripandelli affrescano paesaggi elettronici sulfurei non privi di spunti melodici…”
BLOW UP Guido Gambarotta
“Persa la dimensione di band vera e propria, il duo si sposta su territori più elettronici, ma rimangono le parentele col post-rock, chiarissime se si ascoltano le chitarre. Del passato resta anche la grande capacità di mantenere sempre la situazione molto tesa, ferma al momento prima dell’esplosione violenta (per questo sono dei quiet volcanoes?), al netto di un paio di brevi frangenti più eterei. Il presente, dal canto suo, è fatto da loop severissimi e cupi, che sono la spina dorsale di ogni traccia, quasi tutti indovinati e mai noiose…”
THE NEW NOISE. Fabrizio Garau
Produced by Lule Kaine
Recorded, mixed by Marco Milanesio at
O.F.F. Recording Studio - Turin, Italy
between winter 2011 /spring 2012
Mastering by Fausto Balbo autumn 2012
Artwork by Luigi Pugliano
Released by: Waste Isolation Records
Release/catalogue number: wir002
Release date: Nov 17, 2012
Press:
" Se la musica strumentale trova la sua zavorra negli eccessi e nell'indulgenza ripetitiva, qui spicca un valore sul lato opposto. Ciò che si apprezza di più è la misura, la profondità delle composizioni. Minuti che mancano a dispetto dei cliché di genere. I drones essiccati, la malinconia trattenuta, e gli accordi di psichedelica “stilizzata”...
RUMORE Maurizio Blatto 8
Sono passati cinque anni dal bellissimo ‘Radiations From Futurist Forniture’, e i torinesi Lule Kaine, superati riassestamenti e defezioni, tornano finalmente con un nuovo LP: ‘Quiet Volcanoes’.Un disco di altissimo profilo che a mio parere riconferma i Lule Kaine come uno dei gruppi più sottovalutati (o forse meno compresi) del panorama musicale italiano. Un applauso.
NERD ATTACK Luigi Costanzo [****] 4/5
“Le trame sonore che Luigi e Alessandro sono riusciti a tessere solleticano l’immaginazione quanto basta a perdercisi. E perdersi in un sound è sempre un grandissimo piacere… “
ROCK IT Marco Jeannin
“Quiet Volcanoes ridefinisce la prassi del narco-viaggio (dalla trance, all'ambient alla space music) in prospettiva di ascolti futuri, fruibili oggi come domani senza mai farsi prevedibili e scontati. Un pozzo di energie mesmerizzanti che disegnano cicli di ritmo-drone-armonia protesi verso derive di sospensione onirica inesplorata.”
ROCKERILLA Aldo Chimenti
“…intuizioni compositive notevoli che si riversano in uno stile solido e chiaro, con molteplici tipologie di evoluzione dietro l’angolo…”
SON OF MARKETING - Nicola Orlandino
“Una sperimentazione musicale radicale ed insolita che, districandosi tra il passato cosmico kraut-rock e l'attualità indie-tronica glaciale, mieterà almeno 150 vittime, tante quante sono le copie stampate in vinile di questo gioellino.”
ASCENSION MAGAZINE Alex Daniele
“ Indissolubilmente legati a percorsi “post”, siano essi quelli di un post-punk anoressico, piuttosto che quelli di un post-rock ipnotico i torinesi Lule Kaine si ripresentano in duo come non capitava loro dai tempi degli esordi. Attraverso manipolazioni This Heat e modulazioni dub, Luigi Pugliano e Alessandro Ripandelli affrescano paesaggi elettronici sulfurei non privi di spunti melodici…”
BLOW UP Guido Gambarotta
“Persa la dimensione di band vera e propria, il duo si sposta su territori più elettronici, ma rimangono le parentele col post-rock, chiarissime se si ascoltano le chitarre. Del passato resta anche la grande capacità di mantenere sempre la situazione molto tesa, ferma al momento prima dell’esplosione violenta (per questo sono dei quiet volcanoes?), al netto di un paio di brevi frangenti più eterei. Il presente, dal canto suo, è fatto da loop severissimi e cupi, che sono la spina dorsale di ogni traccia, quasi tutti indovinati e mai noiose…”
THE NEW NOISE. Fabrizio Garau








