Febbre Gialla by Giuseppe Antonuccio Jon Watkins

il duo italo-canadese torna a far parlare di sè con una nuova collaborazione.
chitarre che tirano sempre più fuori la loro natura elettrica, creano energia invisibile nell'aria che viene captata dai padiglioni auricolari degli ascoltatori come telescopi radar.
la sperimentazione entra in primissimo piano, i suoni sono caotici e ruvidi, trovando un senso solo una volta raggiunto il cervello dell'ascoltatore, i feedback ricordano il frusciare delle foglie sospinte da un freddo vento dell'est.
l'astrazione è l'unico scopo del disco, la voce di Antonuccio emerge ogni tanto come una boa sballottata dall'oceano in tempesta.
consiglio l'ascolto in cuffia .


the Italian-Canadian duo is back in the news with a new collaboration.
guitars that increasingly bring out their electric nature, create invisible energy in the air that is captured by the listeners' ears like radar telescopes.
experimentation comes to the forefront, the sounds are chaotic and rough, finding a sense only once they reach the listener's brain, the feedback recalls the rustling of leaves blown by a cold eastern wind.
abstraction is the only purpose of the album, Antonuccio's voice emerges every now and then like a buoy tossed by the stormy ocean.
I recommend listening with headphones

Giuseppe Antonuccio nasce a Gioia Tauro nel 1986, si trasferisce poi in Toscana dove consegue studi di tipo giuridico, ma senza mai abbandonare il suo interesse per l'arte sia in ambito musicale che visuale, quando costretto sviluppa auto biografie in terza persona sullo stile di Giulio Cesare di De Bello Gallico memoria